Nome comune
Famiglia
Sottofamiglia
Luogo di provenienza
Valore dGH
Valore pH
Dimensioni
Livello di nuoto
Un piccolo angolo di natura
La colorazione del pesce è caratterizzata da una tonalità grigio- verdognola nell'area dorsale, mentre la parte inferiore sfoggia un cromatismo bianco-argenteo.
I fianchi sono percorsi da una lunga linea scura che termina in corrispondenza del peduncolo caudale.
Si segnalano le pinne ventrali alquanto prolungate, la pinna dorsale a forma di falcetto e la pinna caudale marcatamente biforcuta.
Gli esemplari di questa specie sono pacifici e possono essere allevati in branchi; occorre introdurli in un acquario, caratterizzato da ampi spazi liberi e una vegetazione non troppo folta (si raccomanda di usare piante galleggianti).
Il ricorso ad un fondale scuro, a illuminazione minima e all'impiego di acqua filtrata (mediante torba) costituiscono altri requisiti essenziali.
Sebbene preferisca cibo vivo (larve nere di zanzara, pulci d'acqua, Chironomus...), accetta senza inconvenienti di sorta qualsiasi mangime commerciale (liofilizzato, in scaglie).
L'illuminazione laterale risalta la livrea di tale pesce in tutta la sua lucentezza. Per agevolare la riproduzione si raccomanda di usare una vasca speciale di dimensioni contenute e riempirla con acqua tenera (usare acqua filtrata mediante torba e settare il dHG a 4°).
Per ricreare un substrato surrogato di quello naturale si possono utilizzare dei comuni materiali filtranti, come ad esempio lana di perlon a fibra grande. Ottimo il muschio di java.
La somministrazione di larve di zanzara si rivela determinante per spronare i riproduttori ad avviare la deposizione delle uova.
Nelle tappe iniziali del processo i riproduttori devono beneficiare di un ambiente avvolto nell'oscurità, per poi passare gradualmente a un'illuminazione crescente.
Dopo la deposizione delle uova i genitori dovrebbero essere allontanati per evitare che divorino i frutti riproduttivi.
Le larve schiudono dopo 3 giorni e si nutrono autonomamente grazie al sacco vitellino; a partire dal 5 giorno occorre somministrare minuscoli alimenti vivi, tipo rotiferi e successivamente, dopo alcuni giorni, naupli di artemia.
Fonti acquaportal
L'Hygrophila difformis è una pianta rustica e robusta, molto adattabile a tutte le condizioni di coltivazione.Basti pensare che mentre tutte le altre piante "sopportano" l'acqua salmastra crescendo più lentamente e meno prosperose, l'Hygrophila difformis è una tra le poche piante che in acqua salmastra crescono belle, folte e prosperose, nè più nè meno che in un normale acquario d'acqua dolce.E' adattissima ad essere messa in acquari appena allestiti, perchè la rapida crescita contribuisce ad eliminare inquinanti dall'acqua, contribuendo a ostacolare la crescita delle alghe; inoltre non da ultimo la forma frastagliata delle foglie ed il loro verde chiaro vivo sono molto decorativi.
Nome scientifico
Riccia fluitans
Famiglia
Ricciacee
Luogo di provenienza
Cosmopolita
Dimensioni
Altezza circa 0,5cm; Larghezza circa 5 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta galleggiante o da primo piano se appositamente legata a rocce o legni
- Illuminazione: piena luce
- Crescita: molto veloce
Temperatura
10°-28°
Valore pH
5 - 8
Valore gH
6 - 18
Nome scientifico
Rasbora heteromorpha
Nome comune
Pesce arlecchino
Famiglia
Cyprinidae
Sottofamiglia
Rasborinae
Luogo di provenienza
Thailandia, Sumatra orientale
Temperatura
24°-26°
Valore dGH
Fino a 12°
Valore pH
Tra 6.0 e 6.5
Dimensioni
4 cm
Livello di nuoto
Alto e medio
Nome scientifico
Vesicularia dubyana
Famiglia
Hipnaceae
Luogo di provenienza
Asia Orientale
Dimensioni
Altezza circa 5 cm; Larghezza circa 5 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta di gruppo
- Posizione in acquario: centro
- Illuminazione: media luce
- Crescita: lenta
Temperatura
5° - 30°
Valore pH
5 - 9
Valore gH
6 - 20
Nome scientifico
Chromobotia macracanthus
Nome comune
Botia pagliaccio
Famiglia
Cobitidae
Sottofamiglia
Botiinae
Luogo di provenienza
Borneo e Sumatra
Temperatura
28°
Valore dGH
Fino a 10°
Valore pH
Tra 6.0 e 6.5
Dimensioni
25 cm
Livello di nuoto
Basso
I Chromobotia macracanthus provengono dall'Indonesia, si trovano in Borneo e Sumatra. Per la maggior parte dell'anno vivono nei fiumi, ad eccezione del periodo della migrazione annuale per la riproduzione, quando gli adulti riproduttivi, dell'età di due o tre anni, risalgono a nuoto verso canali più piccoli per accoppiarsi. Vivono presso il letto dei fiumi, in grandi banchi. Si hanno resoconti su dimensioni massime che arrivano fino a 40-50 cm, ma questo è un evento molto raro anche in natura, normalmente gli adulti raggiungono una taglia non superiore ai 20-30 cm, e un'età massima di 20 anni.
La grande maggioranza dei Chromobotia macracanthus in vendita sono catturati in natura, ogni anno dall'Indonesia vengono esportati circa 20 milioni di Botia pagliaccio. Qualche riproduzione in cattività è stata ottenuta principalmente in Tailandia con l'aiuto di ormoni per stimolare l’accoppiamento, però portare alla taglia adulta avannotti di Chromobotia macracanthus è costoso, confrontato con quello che costa catturarli in natura.
Anche se la specie non è particolarmente minacciata dal prelievo in natura, in determinate zone, come a Sumatra, il loro numeri sta diminuendo. Per proteggere la loro presenza in natura (nonché per proteggere il giro d'affari che ci sta dietro), l'Indonesia ha proibito la cattura dei Chromobotia macracanthus che superano i 15 cm.
E' determinante la grandezza della vasca, che deve essere molto grande, non meno di 200-300 litri netti, sia perché i Chromobotia macracanthus raggiungeranno una taglia di circa 30 cm., sia perché vanno allevati in non meno di 4 - 5 esemplari, di più è anche meglio, essendo pesci gregari, che amano vivere in gruppi.
Durante il giorno sono molto attivi, a differenza di altre specie del genere Botia che hanno abitudini più spiccatamente notturne, e risultano molto più visibili, anche per il loro comportamento di "giocolieri" instancabili. Amano soprattutto inseguirsi fra di loro, per tutto l'acquario, a volte possono anche prendere il vizio di scavare buche nella sabbia.
Per rispondere allo loro esigenze l'acquario dovrebbe essere ricco di vegetazione, e soprattutto di ripari e nascondigli, costituiti da rocce e da legni, per permettere loro di nascondersi quando vanno a riposarsi, inoltre non dovrebbe essere troppo luminoso, potrebbe essere utile in certi casi schermare la luce con piante galleggianti.
Per loro vale la regola che più nascondigli ci sono, più possibilità ci sono di vederli allo scoperto, meno nascondigli ci sono, e meno si vedranno, perché staranno tutto il giorno rintanati lì dentro. Il fatto di avere molti nascondigli a disposizione infatti infonde loro molta sicurezza, vanno in giro più liberamente in quanto sanno che, in caso di "imprevisti", hanno subito un nascondiglio a disposizione. I nascondigli devono essere a prova delle loro dimensioni, che possono diventare notevoli: non è raro che Botia si scortichino anche gravemente, nel tentativo di entrare (o uscire) in nascondigli molto più piccoli della loro taglia...
Il fondo dovrebbe essere costituito preferibilmente da sabbia fine ed assolutamente non tagliente, data la loro abitudine di perlustrare e smuovere continuamente il fondo alla ricerca della più piccola particella di cibo, se preferite il ghiaietto badate comunque che abbia gli spigoli arrotondati, per non danneggiare i loro delicati barbigli.
L'acqua dovrebbe essere tenera, con pH neutro o leggermente acido, e soprattutto pulita. Bisognerebbe cercare di tenere molto bassi gli inquinanti e la carica batterica dell'acqua, provvedendo a fare cambi d'acqua regolari. L'acqua dovrebbe essere anche abbastanza mossa, con una leggera corrente, e ricca d'ossigeno, simile al loro habitat naturale.
Nome scientifico
Alternanthera rosaefolia
Famiglia
Amaranthaceae
Luogo di provenienza
Sud America
Dimensioni
Altezza 25 - 50 cm; Larghezza 10 - 15 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da prato
- Posizione in acquario: fondo
- Illuminazione: piena luce
- Crescita: rapida
Temperatura
17°-28°
Valore pH
5 - 8
Valore gH
6 - 18
Nome scientifico
Paracheirodon innesi
Nome comune
Neon
Famiglia
Characidae
Sottofamiglia
Tetragonopterinae
Luogo di provenienza
Perù, Brasile
Temperatura
24°
Valore dGH
compreso tra 1°- 8°
Valore pH
6.0
Dimensioni
3,5 cm
Livello di nuoto
Medio
Nome scientifico
Rotala rotundifolia
Famiglia
Lythraceae
Luogo di provenienza
Asia Orientale
Dimensioni
Altezza 30-40 cm; Larghezza circa 3 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: centro/fondo
- Illuminazione: piena luce
- Crescita: molto veloce
Temperatura
18°-30°
Valore pH
5 - 8
Valore gH
6 - 20
La Rotala rotundifolia è una bellissima pianta, originaria del Sudest asiatico, dalla crescita molto veloce, e con il suo colore rossastro-arancione, che assume con neanche troppa luce (se la luce è poca rimane verdastra), dà un bel contrasto con le piante verdi.
Il nome latino significa "dalle foglie rotonde", e infatti la pianta cresciuta fuori dall'acqua, nelle colture idroponiche delle grandi aziende produttrici di piante d'acquario, ha delle belle foglioline tonde, ma quando viene collocata in vasca, completamente sommersa, le nuove foglie che si sviluppano in acqua non sono assolutamente rotonde, ma sottili ed allungate, come ben esemplifica l'immagine a destra, della Tropica.
E' una pianta di quelle considerate "facili", che si adatta praticamente a tutti i valori dell'acqua, e non ha grandi pretese per quanto riguarda luce e fertilizzazione. Questo a differenza delle altre specie di Rotala, perchè ad esempio la Rotala macranda è al contrario una pianta molto impegnativa, difficile da far crescere in acquario nel pieno del suo splendore: è molto esigente per quanto riguarda valori dell'acqua, fertilizzazione e illuminazione.
La Rotala rotundifolia, conosciuta anche con il nome di Rotala indica, forma dei bei cespuglioni folti, gli steli si ramificano con grande facilità, ma va potata frequentemente, perchè la parte bassa tende a diventare brutta e a perdere le foglie.
Nome scientifico
Otocinclus affinis
Nome comune
-
Famiglia
Loricariidae
Sottofamiglia
Hipoptopomatinae
Luogo di provenienza
Brasile sudorientale
Temperatura
22°-26°
Valore dGH
fino a 20°
Valore pH
Tra 6.5 e 7.0
Dimensioni
3,5 cm
Gli Otocinclus sono dei piccoli pesciolini, molto tranquilli e timidi, che si nutrono prevalentemente di alghe e degli organismi che le colonizzano.
Sono quindi molto diffusi nelle vasche, in quanto con le loro piccole dimensioni sono adatti anche a vasche molto piccole.
Bisogna avere però l'accortezza di non abbinarli a pesci molto più grossi o aggressivi, perché oltre a non farsi più vedere in giro, possono correre dei seri rischi....corpo snello, a siluro, con bocca atta a succhiare; pinna dorsale impiantata su corta base ma piuttosto alta; lungo il corpo una fila di 23-24 placche ossee.Colore fondamentale grigio verde molto chiaro fino a giallo argilla; dorso più scuro, ventre biancastro o giallo chiaro; dall'apice del muso alla radice della coda una striscia longitudinale scura poco distinta; pinne incolori o verde pallido, durante il giorno vive nascosto; esce in cerca di cibo nelle ore crepuscolari e di notte; sta spesso appeso verticalmente ai vetri o alle piante.
Nome scientifico
Microsorum pteropus
Famiglia
Polipodiacee
Luogo di provenienza
Asia Centrale
Dimensioni
Altezza 15-40 cm; Larghezza 12-20 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: centro
- Illuminazione: penombra
- Crescita: lenta
Temperatura
18°-30°
Valore pH
5 - 8
Valore gH
6 - 18
Il Microsorum pteropus è una pianta acquatica simile ad una felce, somiglianza alla quale deve il nome comune inglese di "Java fern", felce di Giava.
E' una pianta resistente e molto adattabile ad ogni valore dell'acqua, che cresce anche con scarsa illuminazione. Forma dei cespugli che possono diventare enormi, e che offrono rifugio tra le foglie e le radici ai pesci più piccoli.
Viene coltivata al meglio facendola attecchire a tronchi o rocce, alle quali devono essere inizialmente legate con del filo di nylon; una volta cresciute le nuove radici che si abbarbicano saldamente al supporto, il filo di nylon può essere rimosso. Se si preferisce interrare la pianta nel fondo, è meglio non coprire con il materiale di fondo il rizoma, perchè può tendere a marcire.
E' molto facile da propagare, se si ha un grosso cespuglio è possibile dividerlo in parti, anche piccole, da fissare a loro volta su un supporto; inoltre sul margine delle foglie, e talvolta sulla superficie della foglia stessa, si formano dei bulbilli, che danno vita a piantine avventizie vere e proprie, che si possono staccare e ripiantare, oppure una volta cresciute abbastanza si staccano da sole dalla pianta madre.
Questa felce può, come tutte le felci, riprodursi sessualmente producendo organi sessuali particolari, i sori (il nome Microsorum significa appunto pianta "dai sori piccoli), simili a puntini neri: a forma emisferica, di colore scuro, sono presenti in file nella pagina inferiore delle foglie. I sori contengono gli sporangi che quando raggiungono la maturazione liberano le spore nel terreno (le spore è difficile si formino se la pianta è completamente sommersa). La coltivazione a partire dalle spore è possibile, ma ci vuole molto tempo e pazienza.
Nome scientifico
Symphysodon discus
Nome comune
Discus
Famiglia
Cichlidae
Sottofamiglia
Cichlasomatinae
Luogo di provenienza
Rio delle Amazzoni, Rio Negro
Temperatura
29°-31°
Valore dGH
compreso tra 1°- 8°
Valore pH
Tra 6.0 e 6.5
Dimensioni
> 15 cm
Livello di nuoto
Medio
Nome scientifico
Pterophyllum scalare
Nome comune
Scalare
Famiglia
Cichlidae
Sottofamiglia
Cichlasomatinae
Luogo di provenienza
Bacini amazzonici, zone fluviali peruviane.
Temperatura
24°-29°
Valore dGH
5°- 12°
Valore pH
Tra 6.5 e 7.0
Dimensioni
15cm larg.| >40 alt.
Livello di nuoto
Alto e medio
Nome scientifico
Cabomba caroliniana
Famiglia
Cabombaceae
Luogo di provenienza
Africa centrale, Sud America
Dimensioni
Altezza 30-80+ cm; Larghezza 5-8 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: fondo
- Illuminazione: luce intensa
- Crescita: veloce
Temperatura
18°-26°
Valore pH
4 - 7
Valore gH
6 - 10
Nome scientifico
Ancistrus dolichopterus
Nome comune
Pesce ventosa puntinato
Famiglia
Loricariidae
Sottofamiglia
Ancistrinae
Luogo di provenienza
Bacini amazzonici
Temperatura
24°-28°
Valore dGH
2° - 30°
Valore pH
Tra 6.0 e 7.5
Dimensioni
20 cm
Livello di nuoto
Basso
L’allevamento in acquario non richiede particolari attenzioni grazie alla sua grande adattabilità, infatti i valori chimici dell’acqua possono essere compresi nei seguenti intervalli: pH: 5,8 - 7,8, dGH: 2 - 30°, T: 24° - 28°; da non sottovalutare sono le dimensioni della vasca, che per una coppia di tale specie deve contenere almeno 80lt netti d’acqua, ed un potente filtraggio necessario per compensare l’elevato carico organico prodotto.
Effettuiamo regolari e frequenti cambi parziali d’acqua per mantenere una certa qualità della stessa ed è stato interessante notare come la deposizione il più delle volte ne sia stimolata; non siamo certi che questi due fattori siano collegati, ma abbiamo letto in un sito acquariofilo che in natura gli ancystrus tendono a deporre nei periodi di grandi piogge.
La lunghezza in acquario varia tra i 10 e i 15 cm (raramente) ed il suo dimorfismo sessuale risulta essere molto evidente:
- il maschio sviluppa sulla testa delle escrescenze carnose più o meno ramificate;
- nella femmina sono il più delle volte assenti o minime.Nome scientifico
Anubias barteri var.
Famiglia
Araceae
Luogo di provenienza
Africa occidentale
Dimensioni
Altezza 5 - 15 cm; Larghezza circa 8 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: primo piano
- Illuminazione: media luce
- Crescita: molto lenta
Temperatura
20°-28°
Valore pH
5.5 - 8
Valore gH
3 - 10
All' Anubias barteri appartengono diverse varietà: barteri nana, angustifolia, glabra, etc.
L' Anubias barteri è robusta, una pianta che trova origine in natura in corsi d’acqua caratterizzati da media corrente, nell’Africa Occidentale, Camerun e Nigeria.
Le sue foglie sono lussureggianti, rigogliose, coriacee e cuoriformi, si presentano di un verde intenso, più o meno scuro, particolarmente carico, lucido.
L’apice delle foglie è a punta e ben arrotondate alla base, il bordo è sovente ondulato.
Foglie capaci di sviluppare dimensioni di tutto rispetto, lunghe oltre 12 cm e larghe 5-7 cm.
La pianta può crescere in altezza fino a 40 cm circa, il rizoma è piuttosto sottile (se paragonato alla lunghezza che può raggiungere), solitamente non oltre il cm di diametro ma ben sviluppato in lunghezza.
Deve essere ospitata in vasche di adeguate dimensioni, e la sua coltivazione non è affatto difficile.L' Anubias barteri, come molte altre specie del genere Anubias si contraddistingue per la facile adattabilità, necessita di poca luce, in natura vive in zone ombreggiate, e ben si presta ai parametri chimico-fisici dell’acqua più diversi.
È di crescita lenta, ma si integra al meglio nella coltivazione sommersa, anche se ovviamente è possibile coltivarla in paludario Una illuminazione medio/scarsa è sufficiente per farla crescere al meglio, se, come spesso accade in acquario popolato di piante l’illuminazione è intensa, sarà sufficiente posizionare L' Anubias barteri in zone ombreggiate da altre piante più esigenti in fatto di luce.
Il rizoma può trovare giusta collocazione sia in substrato morbido e fine che grossolano e spesso, come sassi ad esempio.
Inoltre è possibile ottenere la crescita della pianta ancorando il rizoma a legni o roccia.
Il ph da 6,5 a 7,5 va più che bene, durezza totale da 3 a 8 dGh, ma tollera qualcosa in più o in meno.
Tuttavia, se vogliamo ottenere una crescita rigogliosa da questa pianta che è di facile coltivazione, rispettiamo i parametri cui sopra, diamo il giusto apporto di sostanze nutritive nel fondo, e tracce di fertilizzante presenti nell’acqua, un po’ di CO2 che non guasta mai.
Per mantenere la pianta di dimensioni piuttosto ridotte è sufficiente tagliare le foglie nuove che si vengono a creare vicino al rizoma con forbici ben affilate.
Se invece si desidera la sua propagazione, è possibile staccare le piccole piantine che si sviluppano sul rizoma stesso.
È una pianta che ben si presta ad essere coltivata anche da chi non ha vasche particolarmente illuminate.
Nome scientifico
Cryptocoryne
Famiglia
Araceae
Luogo di provenienza
Sry Lanka, India, Vietnam, Malesia, Indonesia
Dimensioni
Altezza 20-25 cm; Larghezza 15-20 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta di gruppo
- Posizione in acquario: primo piano
- Illuminazione: media luce
- Crescita: veloce
Temperatura
20°-30°
Valore pH
5,5 - 8
Valore gH
6-20
Le Cryptocoryne sono molto popolari tra gli acquariofili. Per i più esperti, le piante disponibili nei negozi locali sono facili da coltivare. Tuttavia, dato che per i principianti ogni crypto può essere complessa da mantenere viva, principalmente a causa della mancanza di conoscenze su queste piante. Come detto precedentemente, le crypto sono ben note a causa della loro marcescenza, una fase provvisoria dovuta all’adattamento ambientale. Una volta che questo è superato, possiamo godercele per molti anni senza alcuna esigenza particolare.
Come altre piante, le crypto hanno bisogno di luce e di nutrienti per crescere e sviluppare la loro bellezza più completa. Di conseguenza, ogni acquario degno di loro deve essere dotato di una luce adeguata. Ma la qualità di luce è importante tanto quanto la quantità. Come la maggior parte delle piante, si adatteranno ad un alto spettro di luce. Anche se sono considerate piante sciafile, cioè bisognose di poca luce, possono essere coltivate in ogni acquario fortemente illuminato. Tecnicamente, possiamo usare luci fluorescenti da 4000 a 10000.K senza problemi, scegliendole in base al gusto personale (se si preferisce un colore, ecc.). Possono anche essere usati altri sistemi, quali HQI agli alogenuri metallici e le HQL.
Un altro fattore da considerare è il terreno. Come la maggior parte delle piante a forte sviluppo basale e radicale, le cryptocoryne naturalmente cresceranno più vigorose e più sane in terreni fortemente nutrienti. I tipici terreni sabbiosi neutri risulteranno inutili per ottenere una pianta dalla bellezza completa. Un buon terreno, con una quantità notevole di argilla e di residui organici, coperta da uno strato sottile di sabbia fine, è un must per ottenerne lo sviluppo completo.
La CO2 è di importanza basilare se desideriamo coltivare piante in acquario, e naturalmente anche le crypto ne hanno bisogno. Ne è sempre richiesto un flusso continuo. La CO2 è la fonte principale di carbonio per le nostre piante, e poiché l'acqua dell'acquario sarà tenera e leggermente acida, non possono estrarre questo elemento direttamente dai carbonati dell'acqua. Inoltre sono importanti anche i macronutrienti (azoto, potassio e fosfato). Se abbiamo un terreno altamente nutriente, l'esigenza di questi macronutrienti non è così alta, e questo ci permette di usare dosaggi più bassi che se avessimo piante dal metabolismo più veloce. Nondimeno, dobbiamo avere tutte le tecniche di fertilizzazione bene sotto controllo, per evitare invasioni di alghe.
Dopo tutto questo, possiamo dire che un acquario di crypto non necessita di un’attrezzatura maggiore di quella che serve per un acquario mediamente piantumato. Prestate una particolare attenzione al terreno, e accertatevi di avere sempre in acquario un ambiente costante, poiché i cambiamenti improvvisi di condizioni sono i nemici più pericolosi di queste piante.