martedì 14 ottobre 2008

Aponogeton (genere)




Nome scientifico
Aponogeton
Famiglia
Aponogetonaceae
Luogo di provenienza
Madagascar
Dimensioni
Altezza 35 - 60 cm; Larghezza 25-30 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta solitaria
- Posizione in acquario: centro
- Illuminazione: luce intensa
- Crescita: veloce
Temperatura
16°-26°
Valore pH
5.5 - 8
Valore gH
10 - 18


La piante appartenenti al genere Aponogeton sono dotate di tubero o rizoma, secondo la specie.
In natura trovano origine nel continente Africano ed in quello Asiatico e Australiano, e fortunatamente, grazie alla merismatica, si rende possibile la loro riproduzione in aziende specializzate o presso appassionati particolarmente esperti, in questo modo non si rende necessario prelevare queste piante dal loro habitat naturale.
In acquario infatti, le specie di Aponogeton, non si riproducono con facilità, anzi, risulta molto raro, in quanto difficilmente producono semi.
La merismatica, è una tecnica che permette di avere una riproduzione artificiale della pianta attraverso il meristema, ovvero un tessuto vegetale con peculiarità embrionali, in grado di fornire la riproduzione della pianta, e perchè questa avvenga in acquario, è piuttosto raro, anche se in condizioni ottimali le piante possono sviluppare getti laterali.
La coltivazione del genere Aponogeton nella propria vasca, anche quando raggiunge buoni risultati, non è comunque paragonabile a quella che avviene in natura.
Indicativamente questa differenza di risultati avviene anche per altre piante di genere diverso: detto questo, possiamo comunque cimentarci nella coltivazione delle molteplici specie di Aponogeton, riuscendo ad ottenere risultati più che soddisfacenti anche nel nostro acquario.
Per poter avere buoni risultati, risulta fondamentale, più che in altri casi, acquisire informazioni specifiche delle specie che decideremo di coltivare.
Molte specie di piante del genere Aponogeton, in natura subiscono un arresto della crescita dovuto al cambiamento climatico dei biotopi di appartenenza.
Nel periodo in cui crescono, sono in grado di accumulare sostanze nutritive in quantità tale che verrano utilizzate anche nel periodo di arresto della crescita, in caso contrario sarebbero destinate a perire.
Il tubero o il rizoma della pianta, in questi casi riposa nel terreno pronto a germogliare nuove piante quando sarà giunto il momento.
I tuberi di queste piante, sono in grado di sopportare molto bene periodi di siccità, grazie alla capacità cui possiedono di immagazzinare acqua quando ne possono fruire.
Molte volte si è verificato infatti, di spedizioni dalle zone di origine di quantità consistenti di tuberi essiccati. Ovviamente con le dovute cautele, facendo attenzione che i tuberi non possano venire danneggiati, raggrinzirsi, e perdere in modo irreparabile il loro nucleo vitale.
Gli habitat naturali di queste piante, presentano differenti caratteristiche nei biotopi ove le piante vivono: acqua stagnante, oppure corrente, in alcuni casi caratteristica temporanea od ancora permanente.
Proprio per il fatto che in natura sono soggette alle condizioni ambientali più disparate, le diverse specie hanno sviluppato differenti capacità di sopravvivenza in base alle caratteristiche dei biotopi in cui vivono.

1 commento:

Valentì ha detto...

be, non si aggiorna più qui???