lunedì 29 settembre 2008

Hygrophila difformis




Nome scientifico
Hygrophila difformis
Famiglia
Acanthaceae
Luogo di provenienza
Asia Orientale
Dimensioni
Altezza 20 - 50 cm; Larghezza 15-25 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: centro/fondo
- Illuminazione: piena luce
- Crescita: veloce
Temperatura
22°-30°
Valore pH
5 - 9
Valore gH
6 - 18


L'Hygrophila difformis è una pianta rustica e robusta, molto adattabile a tutte le condizioni di coltivazione.Basti pensare che mentre tutte le altre piante "sopportano" l'acqua salmastra crescendo più lentamente e meno prosperose, l'Hygrophila difformis è una tra le poche piante che in acqua salmastra crescono belle, folte e prosperose, nè più nè meno che in un normale acquario d'acqua dolce.E' adattissima ad essere messa in acquari appena allestiti, perchè la rapida crescita contribuisce ad eliminare inquinanti dall'acqua, contribuendo a ostacolare la crescita delle alghe; inoltre non da ultimo la forma frastagliata delle foglie ed il loro verde chiaro vivo sono molto decorativi.

martedì 23 settembre 2008

Dysichthys coracoideus



Nome scientifico
Dysichthys coracoideus
Nome comune
-
Famiglia
Aspredinidae
Sottofamiglia
Bunocephalinae
Luogo di provenienza
Bacini Amazzonia
Temperatura
20-25°
Valore dGH
Fino a 20°
Valore pH
Tra 7.0 e 7.5
Dimensioni
12 cm
Livello di nuoto
Basso


Ha un comportamento timido e tranquillo, socievole con i propri simili. In presenza di pesci troppo vivaci o aggressivi resta nascosto tra i legni e le rocce.
In commercio si trovano soprattutto esemplari selvatici, comunque robusti e consigliabili anche ai neofiti. Malgrado la forma decisamente inusuale non è un pesce spettacolare, specie in vasche ricche di vegetazione tende a nascondersi durante il giorno. Preferisce un fondo di sabbia fine, acqua ben filtrata (anche su torba) e moderatamente mossa.
Non è un vero “pulitore”: oltre al cibo in compresse va nutrito anche con prede vive e surgelate (tubifex, enchitrei, chironomi, ecc.)
E' una specie che raramente si riproduce in cattività, se tenuta in gruppo succede però spontaneamente in acquario deponendo diverse migliaia di uova sulla sabbia e tra le piante. Gli avannotti sono minuscoli e vanno nutriti per i primi giorni con infusori.

mercoledì 17 settembre 2008

Egeria densa




Nome scientifico
Egeria densa
Famiglia
Hydrocharitaceae
Luogo di provenienza
Sud America orientale
Dimensioni
Altezza 40-100 cm; Larghezza 3-5 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da gruppo
- Posizione in acquario: fondo
- Illuminazione: luce intensa
- Crescita: veloce
Temperatura
10°-26°
Valore pH
5 - 10
Valore gH
6 - 20


E una bella pianta a stelo lungo con figlioline piccole raggruppate in 3-4 per nodo.A crescita abbastanza rapida (puo' raggiungere anche i 3 metri di altezza)soprattutto se in presenza di acqua abbastanza dura,co2,ferro liquido e sottraendo di sali di calcio produce una grande quantita' di ossigeno.
Con la sua consistenza delle foglioline aiuta molto il filtraggio dell'acqua e conviene posizionarla nella parte posteriore della vasca inoltre grazie alla sua capacità di produrre una grossa quantita' di ossigeno effettua degli effetti inibenti sulle alghe blu e verdi.
stare attenti alle temperature perche' superando i 28°C potrebbe portare alla morte della suddetta piantina.

domenica 14 settembre 2008

Pygocentrus Nattereri





Nome scientifico

Pygocentrus Nattereri
Nome comune
Piranha rosso
Famiglia
Serrasalmidae
Sottofamiglia
-
Luogo di provenienza
Guyana, Suriname e Brasile
Temperatura
24°-28°
Valore dGH
Fino a 8°
Valore pH
Tra 6.6 e 7.1
Dimensioni
35 cm
Livello di nuoto
Globale


Grosso pesce della famiglia dei Serrasalmidi, proveniente dal bacino del Rio delle Amazzoni: Brasile; corpo tozzo di forma romboidale, fortemente appiattito, bocca con mascelle robuste e grossi denti affilati che fuoriescono dalle labbra, da giovane mostra una livrea giallo/verde a punti neri, da adulto è invece di color argento, tendente al piombo, con la gola ed il ventre rossi.
Timido, riservato, al limite pauroso, ma estremamente aggressivo e feroce, convive difficilmente con gli altri pesci ed addirittura con i suoi simili.
E' consigliabile comunque tenerlo in branchi di almeno 4 / 6 individui, assolutamente non adatto alle vasche di comunità.
Pur essendo un pesce originario del sud america è ormai poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere solo molto ben filtrata ed aerata; a causa del suo appetito smodato sono anche necessari frequenti ed abbondanti cambi dell'acqua ed eventuali trattamenti con ozono.
Carnivoro in natura, in acquario accetta qualsiasi tipo di mangime, secco in scaglie, in granuli, liofilizzato, surgelato.
Per tutti questi succitati motivi è una razza pericolosa e difficile da mantenere in acquario, assolutamente non consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale.

giovedì 11 settembre 2008

Glossostigma elatinoides



Nome scientifico
Glossostigma elatinoides
Famiglia
Scrophulariacee
Luogo di provenienza
Nuova Zelanda
Dimensioni
Altezza 2 - 3 cm; Larghezza circa 3 cm
Descrizione e coltivazione
- Pianta da prato
- Posizione in acquario: primo piano
- Illuminazione: piena luce
- Crescita: veloce
Temperatura
15°-26°
Valore pH
5 - 7,5
Valore gH
6 - 13



E' una pianta palustre, che proviene dall'Australia, Tasmania e Nuova Zelanda.
Può rappresentare un problema piantare la Glossostigma, per via delle minuscole dimensioni della pianta, per non parlare delle radici.
Questa può essere una soluzione: inserire la pianta ad acquario vuoto, prima dell' Allestimento coprirla completamente con un leggerissimo strato di terriccio, senza timore, che con il suo peso la terrà ancorata andando poi a riempire di acqua la vasca.
Dopo un paio di giorni sbucherà fuori dal fondo in cerca di luce, è normale.
Nel frattempo però le delicate radici avranno iniziato ad attecchire, ed i getti striscianti inizieranno a creare un magnifico "tappeto verde".
Le foglie della Glossostigma elatinoides non raggiungono più di 4-5 mm di lunghezza, e 2-3 di larghezza, i suoi cespugli crescono ad un'altezza di 4-5 cm.
Non è consigliabile tenere questa pianta in vasche troppo alte, l'illuminazione intensa di cui ha bisogno, non la raggiungerebbe in modo ottimale.
L'acqua deve essere tenera, leggermente acida, ben equilibrata di oligoelementi e sostanze nutritive, ed un'ottima somministrazione di CO2 possono realizzare il sogno di coltivare con successo la Glossostigma elatinoides nel proprio acquario

mercoledì 3 settembre 2008

Hypancistrus zebra



Nome scientifico
Hypancistrus zebra
Nome comune
L46,Zebra Pleco,Pleco Imperatore
Famiglia
Loricariidae
Sottofamiglia
Ancistrinae
Luogo di provenienza
Brasile (Rio Xingu)
Temperatura
26°-30°
Valore dGH
Fino a 20°
Valore pH
Tra 6.5 e 7.0
Dimensioni
10 cm
Livello di nuoto
Basso


Ha la forma tipica di molti loricaridi, con la testa grande, compressa inferiormente e dotata di bocca a ventosa. Robuste pinne pettorali, pinna dorsale con i raggi di lunghezza decrescente e piccola pinna adiposa. La livrea è inconfondibile: il corpo è interamente attraversato da bande bianche e bruno scure, molto simili alle strisce di una zebra (Equus zebra) di cui porta il nome specifico. Il dimorfismo sessuale non è accertabile con sicurezza, sembra però che gli esemplari femminili abbiano il corpo più tozzo e largo, differenza che si nota soprattutto guardando il pesce dall’alto.
Si tratta di un pesce bentonico pacifico, che però talvolta può diventare aggressivo verso coinquilini di piccole dimensioni, è comunque adatto ad un acquario di comunità.
La specie è onnivora, anche se ha una chiara preferenza verso cibi di origine vegetale. Accetta cibo in compresse, che deve però essere integrato con spinaci, lattuga, zucchine; si ciba inoltre di alghe. Poche e frammentarie sono le notizie sulla riproduzione in cattività, che però non dovrebbe discostarsi da quella tipica degli Ancistrus, con deposizione di uova in cavità.
In natura vive in piccoli fiumi e ruscelli con fitta vegetazione. E’ opportuno predisporre un acquario non troppo piccolo (almeno 80 litri) con molta vegetazione e privo di sassi spigolosi. E’ importante inserire radici di torbiera e creare nascondigli e rifugi. Può danneggiare piante dal fogliame delicato, è preferibile quindi inserire solo piante con foglie robuste.
Le informazioni sul carattere della specie sono piuttosto contrastanti, molte indicano la specie come molto tranquilla, anche se talune informazioni fanno pensare il contrario.

Acquario Isola d'Elba




Eccomi di ritorno dalle mie ferie estive (5 giorni) all'isola d'elba. Ovviamente non potevo non andare a visitare l'acquario che c'è a Marina di Campo, quindi ho creato un video (a dire la verità lunghetto) dove ho ripreso tutto l'acquario, vasche e ospiti compresi. Se siete curiosi potete vederlo alla fine del post... Intanto vi spiego com'è strutturato, la storia e i litraggi presenti nell'edificio.


L'Acquario dell'Elba, oggi è sicuramente, sia per dimensioni che, soprattutto, per la varietà di specie ospitate, fra i più completi acquari mediterranei esistenti.
Su di una superficie interamente coperta di circa 1.000 metri quadrati, attualmente sono in funzione 60 vasche per oltre 150.000 litri d'acqua, che ne fanno, per dimensioni, la seconda struttura in Italia dopo l'Acquario di Genova.
Realizzato completamente in proprio, senza alcun genere di contributi statali, presenta soluzioni molto originali sia dal punto di vista architettonico sia nella realizzazione delle vasche, progettate dall'lng. Piero Tiberto.
L'accurata cartellonistica, pur rispettando rigorosi canoni di scientificità, è strutturata in maniera accessibile anche al profano, consentendo così un'agevole consultazione.
Attualmente sono ospitate circa 150 differenti specie di organismi marini mediterranei, alcune delle quali particolarmente rare o difficili da osservare in cattività.
Fiore all'occhiello dell'Acquario è la presenza fra i suoi ospiti di alcune Lampughe, grossi pesci pelagici che, a quanto ci risulta, non sono osservabili in nessun altro acquario.
Particolarmente numerosi sono i Crostacei, presenti con una trentina di differenti specie, ed oltremodo curiosi sono alcuni Molluschi, come la Polpessa o il Tritone.

Vasche
  • n°1 Vasca circolare per pesci pelagici con creazione di corrente artificiale regolabile, capacità - circa 40.000 litri
  • n°1 Vasca per pesci di scogliera di grossa taglia, capacità - 42.000 litri
  • n°2 Vasche da 2.500 litri con fondale misto per pesci di medie dimensioni
  • n°1 Vasca da 18.000 litri con scarpata di sassi per esemplari di piccola e media taglia
  • n°4 Vasche da 800 litri ospitanti animali di media taglia e difficile compatibilità con altre specie
  • n°3 Vasche basse con visibilita dall'alto per animali tipici dei fondali sabbiosi
  • n°6 Vasche suddivise in 18 compartimenti separati per Molluschi gasteropodi e bivalvi, Crostacei, Pesci ed Echinodermi di piccola e piccolissima taglia
  • n°12 Vasche rettangolari per piccoli esemplari di Pesci, Echinodermi, Molluschi ecc.
  • n°3 Vasche riscaldate per pesci tropicali ( una riservata ai Piranhas)
  • n°1 Vasca riscaldata per squali del reef ed altri pesci marini tropicali, capacità -8.000 litri
  • n°1 Acquario a cascata composto da sette piccole vasche collegate
  • n°1 Vasca da 10.000 Iitri per pesci balestra mediterranei
  • n°2 Vasche per Labridi e pesci di sabbia - capacità -5.000 Iitri
  • n°1 Vasca con escursione del livello dell'acqua ad "effetto marea"
  • n°1 Vasca per aragoste e cicale - capacità -3.000 litri
  • n°1 Vasca ambiente portuale - capacità -8.000 litri
  • n°2 Vasche d'acqua dolce temperata per Carpe e Tartarughe
  • n°2 Vasche a luce notturna per gronghi, murene e squaletti mediterranei
  • n°15 Vasche di medie dimensioni per Crostacei, Molluschi e Pesci di abitudini notturne
Impressioni
Per arrivare bisogna per forza andare in macchina.... non credeteci quando vi dicono che è a 2 KM da Marina di Campo perchè non è vero!!! E' situato attaccato all' Hotel M2, si presenta bene anche se su molte vasche mancano le info sugli abitanti. Brutta impressione invece su alcuni tipi di pesci, non in perfette condizioni.... La tartaruga sembrava veramente sacrificata.... faceva fatica a girarsi. Senza parlare di alcuni pesci in serie condizioni fisiche.
Le vasche, alcune sono tenute bene con dei layout molto curiosi, altre invece sembrano quasi lasciate li al loro destino. In definitiva, si vede che è una struttura privata e che mancano i finanziamenti da parte dello Stato. E' comunque un acquario da andare a vedere se andate all'isola d'elba. Non costa tanto l'entrata (7€) e una buona oretta minima ve la fa passare. In più c'è da dire che i pupazzi in vendita sono fatti molto bene (notate i dentini dello squalo nel video).

Parte prima


Parte seconda